la scienza non si rivolge più alla massa

Il canale – riflessioni sugli strumenti e sui modi di comunicare la scienza

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Stiamo vivendo in un’era contrassegnata dalla comunicazione e la rete ne è il nucleo essenziale. In internet un documento resta disponibile nel tempo ed è accessibile a tutti; non occorre uscire di casa per procurarselo e la maggior parte delle volte è gratuito. A fine 2000 l’osservatorio internet Italia stimava gli internauti a 10 milioni (18% della popolazione), e nel 2005 secondo il CENSIS-FORUM salivano a 20 milioni (pari al 42,7% della popolazione maggiorenne) (1). Se nella sensibilità dell’opinione pubblica la salute è al secondo posto, dopo la sicurezza e prima dell’ambiente,(2) non stupisce che nel mondo globale della comunicazione via web siano rilevanti le domande sulla salute, tanto che già nel 1999 a livello mondiale il numero di siti che offrivano informazioni sanitarie era circa centomila. (3)

Le ragioni di tale successo sono facilmente intuibili: l’accesso facile e immediato; la possibilità di reperire punti di vista diversi su uno stesso argomento; la possibilità di trovare informazioni approfondite e differenziate secondo le esigenze personali dell’utente; la possibilità di entrare a contatto con enti e istituzioni di alto livello. Ogni università, istituto o grande azienda dispone oggi di un proprio sito. Informare significa avere visibilità, credibilità, ricevere fondi e non ultimo diffondere la cultura scientifica, informando i cittadini su temi che riguardano la loro vita. Da questo punto di vista la rete sembra essere chiamata a colmare il divario che negli ultimi decenni si è creato tra scienziato e gente comune.

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Fonte: oubliettemagazine.com
La rete internet

Alla fine degli anni sessanta, infatti, l’autorità della scienza viene messa in discussione. Come i matrimoni reali, anche quello metaforico tra scienza e società entra in crisi e il solo aggettivo “scientifico” inizia ad alimentare più diffidenza che fiducia. La soluzione non è trasformare i cittadini in piccoli scienziati, ma insegnare alla scienza ad ascoltare e comprendere le esigenze del proprio interlocutore, intraprendere con lui un dibattito, dialogare, in sostanza comunicare di più e meglio.  Internet ha mutato la natura e i modi di fruizione: la scienza non si rivolge più alla massa, ma all’individuo e i cittadini digitali stanno imparando a considerarsi parte integrante di un sistema pieno di opportunità.


(1) http://www.demos.it/2011/pdf/1667sicurezza_in_italia_e_in_europa_rapporto_completo_08.02.2011.pdf

(2) www.governo.it/bioetica/testi/eticaInformazione.pdf

(3) http://www.demos.it/2011/pdf/1667sicurezza_in_italia_e_in_europa_rapporto_completo_08.02.2011.pdf